Uniontour, operatore con una lunga esperienza nel settore turistico, punta, con progetti ed iniziative, a far conoscere la storia e la cultura della città dove opera, La Spezia.

Per questo ha accolto la richiesta del Liceo Classico Lorenzo Costa della Spezia che ha inserito la visita guidata del Museo tecnico Navale all’interno del progetto PON “Caccia al Fisico”. Un’occasione per introdurre i ragazzi all’interno della storia e della cultura della città, partendo dal Museo Tecnico Navale e da personaggi che, come Guglielmo Marconi nello specifico, hanno dato impulso alla storia italiana e spezzina.

Abbiamo chiesto a Mireille Duchamp, guida specializzata e titolare, insieme a Paola Tonelli, di Uniontour, di spiegare l’importanza di conoscere ed apprezzare la storia e la cultura della propria città.

 Quale è il valore del Museo Tecnico Navale della Spezia? Perché i cittadini dovrebbero conoscerlo e visitarlo?

Questo museo può essere letto da molti punti di vista: è importante come contenitore, per la storia delle sue raccolte e anche perché racconta particolari della storia d’Italia e della città della Spezia.

Probabilmente è il più antico museo Navale del mondo: si tratta della raccolta sabauda voluta da Emanuele Filiberto e suo figlio Carlo Emanuele di Savoia fra il 1580 e il 1590 a Nizza. Nel 1600 la raccolta fu spostata a Villefranche Sur Mer, la nuova base navale nizzarda. Nel 1778 Felix de Constantin Guardiamarina sabaudo ebbe l’incarico di redigere gli statuti del Museo Navale, questo atto ne fa dunque il museo più antico del mondo. La base di Villefranche nel 1700 per tre volte venne occupata da truppe francesi, l’ultima volta nel 1793 la base venne saccheggiata, il re di Sardegna si spostò in Sardegna con ciò che restava della flotta e delle raccolte museali. Da qui nel 1815 Felix de Constantin a capo del porto di Genova, passato ai Savoia con il congresso di Vienna, spostò il museo a Genova e nel 1870 venne portato alla base navale della Spezia.

Le raccolte sono uniche e molto ricche.  Il museo ha la denominazione di Tecnico Navale proprio perché racconta non solo l’evoluzione della tecnologia costruttiva navale, quella delle armi navali, quella della subacquea, ma racconta, attraverso molti reperti, i diversi episodi delle due guerre mondiali, la storia delle esplorazioni italiane al Polo Nord, la storia di Marconi e della radio alla Spezia, la storia della presenza degli idrovolanti nel Golfo. Per finire il museo presenta la più grande raccolta di Polene, le figure di prua delle navi a vela. La nascita dell’arsenale militare è legata indissolubilmente alla nascita d’Italia ma anche alla storia della Spezia, che è stata la prima città in cui si è parlato l’italiano. La storia della città dopo la nascita dell’Arsenale è affascinante da tutti i punti di vista, è la storia di tutti i cittadini che hanno lavorato con passione, impegno, dedizione e competenza ognuno nel proprio settore industriale, cantieristico, artigianale, nei mestieri del mare, dai pescatori  ai muscolai, fino ai palombari. E’ anche stata la terza città, proprio per le sue prerogative industriali e militari, più bombardata d’Italia, ma nonostante le distruzioni ha saputo accogliere e proteggere dal 1946 al 1948 gli ebrei scampati ai campi di concentramento nazisti e ad imbarcarli per Israele sulle navi Fede, Fenice ed Exodus. Per questo è la Porta di Sion in Israele ed è medaglia d’ora al valor civile in Italia.

 

 

 Perché è importante conoscere la storia e la cultura della città dove si vive?

Il concetto dell’Accoglienza, cioè la capacità di ricevere gli ospiti e metterli a proprio agio in un territorio presentando loro la storia, i punti di forza, i migliori prodotti artigianali ed enogastronomici, non può prescindere dal concetto di identità.  La consapevolezza e l’orgoglio di appartenenza ad una comunità sono importanti, tanto quanto l’appartenenza al proprio ceppo familiare. Non per questo si è superiori agli altri, semplicemente si ha una storia propria da tramandare. L’accoglienza ha due aspetti, quella messa in atto da tutta la comunità che impreziosisce un luogo e quella realizzata da tutti i professionisti del turismo, in particolar modo da Guide, Accompagnatori, Tour Operator, Agenti di Viaggio che sanno valorizzare miratamente una zona.

 

Quale è l’obiettivo delle visite guidate organizzate su richiesta delle scuole cittadine?

L’obiettivo è di realizzare visite guidate che appassionino i giovani, indipendentemente dal loro percorso di studi, alla Storia della loro zona, per trasmettere loro la consapevolezza di avere un bel e grande vissuto corale alle spalle di cui andare orgogliosi. E’ un tassello importante per far crescere cittadini responsabili e rispettosi della comunità in cui vivono.